Archive for gennaio 2011

Novità

28 gennaio, 2011

Cari amici,

Questa settimana è stata una veramente colma di attività! La domenica sera si è svolta con clamoroso successo la serata del Giudaico Romanesco nell’arte e nella Parola presso il nostro Centro.

Circa 200 persone si sono riunite – molti rimanendo in piedi – ma tutti molto divertiti dalle scenette teatrali opera di Mirella e Giordana che sono venute con l’intera troupe. Un caloroso ringraziamento quindi a loro.

Sono intervenuti il consigliere comunale l’On. Federico Rocca, promotore della serata, che ha portato anche il saluto della Presidenza Capitolina che ha conferito il Patrocinio all’evento. La parola poi a Raffaele Pace, membro del consiglio del Centro e presidente ass. Kadima. Il sottoscritto ha ricordato ai presenti che uno dei grandi maestri del Talmud, Rabbà, apriva le sue lezioni con delle battute di humor, per fare ridere gli studenti. Solo dopo si apprestavano ad ascoltare gli insegnamenti profondi. Questo perché la risata ci da la possibilità di aprire la mente in maniera quasi automatica.

Fonte di ispirazione e grande soddisfazione sono state anche le opere d’arte esposte da Settimio Zarfati e Giacomo Sciunnach. Per entrambi è stata la prima volta che abbiano messo in esposizione le proprie opere che sono state ammirate da tutti i presenti. Auguriamo loro un futuro di grande successo nei loro rispettivi campi artistici.

Le lezioni del lunedì proseguono con l’approfondimento sul Tanya (stiamo studiando degli aspetti mistici legati alla Teshuvà, il ritorno della persona ma anche dell’anima, verso la propria fonte) e stiamo assistendo alle discussione talmudiche delle accademie babilonesi sul tema dei digiuni stabiliti per situazioni di disagio specifici, come la mancanza della pioggia.

Siamo sempre a disposizione per aiutare tutti a mettere i Tefillìn, controllare o acquistare mezuzòt, e così via. Proprio questa settimana una persona ci ha chiesto alcune mezuzòt mentre un’altra ha deciso di iniziare a mettere i Tefillìn e si è rivolto a noi per procurargliele ed istruirlo sulle modalità d’uso… Hazzak!

Mentre durante la giornata di giovedì si svolgeva la lezione del Talmud Torà per i bambinmi con il morè David Limentani, sono stato in abruzzo (clicca per foto e video) per partecipare a vari eventi organizzati dal consigliere provinciale di Pescara, Attilio di Mattia e la fondazione Parete-Bratspis-Shalom in occasione del giorno della memoria. Da un concorso intitolato “i giovani ricordano la Shoà” ad un intervento su un pannel televisivo (che andrà anche in onda su Sky) alla serata organizzata dalla fondazione nel comune di Montesilvano alla quale ha partecipato il superstite di Dachau Ermando Parete e l’eurodeputato Niccolò Rinaldi, autore di “Piccola anatomia di un genocidio – Auschwitz e oltre”.

Se una Torà deve arrivare a Venezia come la si porta? Ovviamente sulla gondola… Cliccate sull’articolo che racconta l’arrivo di un nuovo Sefer alla Yeshivà gestita dal movimento Chabad Lubavitch a Venezia.

Shabbat Shalom
Rav Shalom e Chani

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Just do It!
di Miriam Brindisi

C’è una nota marca di abbigliamento sportivo che ha come claim pubblicitario “Just do it”. Invita a non metterci troppo tempo tra il pensare una cosa e farla.

Bene, rav Shalom Ber Hazan ha fatto proprio questo modo di vivere. Solo così ci si può spiegare come un giovane rav abbia avuto il tempo di sposarsi, avere 4 figli e mettere su una struttura multi-tasking come il tempio di Monteverde, che comprende un Gan e che all’occorrenza si trasforma in galleria espositiva e centro ricreativo.

Aggiungiamoci una buona dose di sense of humour e di attenzione a quel che accade intorno e si ha una serata divertente come quella di Domenica 23 Dicembre a cui ho avuto il piacere di pertecipare insieme ad altri amici.Oltre ad una mostra di quadri ad opera di Settimio Zarfati e Giacomo Sciunnach.

Si è assistito ad uno spettacolo divertente e vivace dal nome che è tutto un programma: Sex and The Ghetto nato da un’idea felicissima di Giordana Sermoneta con la collaborazione di Mirella Calò, vere eroine della commedia dialettale giudaico – romanesco.

Ora, la tematica non sembra proprio aappropriata al luogo , al contesto e al fatto che il tutto fosse stato organizzato da un rav. Ma le apparenze ingannano e quando l’intrattenimento è fatto con garbo, acume e simpatia c’è poco da scandalizzarsi.

Abbiamo condiviso un momento di gioia. Speriamo ce ne siano altri.

Articolo pubblicato sul blog di Chabadroma.org. Leggi e commenta.

Giorno della Memoria

26 gennaio, 2011

Da Roma all’Abruzzo per Ricordare la Shoa

ABRUZZO – Il Rabbino Shalom Hazan, direttore del Centro ebraico di Monteverde – Chabad Lubavitch, ha partecipato a diverse manifestazioni nella regione dell’Abruzzo in occasione della Giornata della Memoria.

TORRE DE’ PASSERI – Nella palestra dell’Istituto Tecnico Commerciale oltre trecento studenti delle scuole secondarie hanno partecipato all’assegnazione dei premi per il concorso “I giovani ricordano la Shoa“. I tre vincitori parteciperanno gratuitamente al viaggio studio a Bologna e Roma presso il ghetto, la sinagoga, le fosse ardeatine e al Museo del Risorgimento.

Erano presenti il sindaco Antonello Linari, agli assessori comunali e a numerosi esponenti dell’amministrazione, Attilio Di Mattia, vicepresidente della Fondazione ebraica Parete Bratspis Shalom e Shalom Hazan rabbino e direttore Centro ebraico di Monteverde – Chabad Lubavitch, che nel suo appassionato e acuto intervento, ripercorrendo storia, cultura e religiosità del popolo ebraico, ha ricordato l’importanza del valore dell’altro e delle azioni quotidiane nella costruzione di un futuro di pace e di rispetto, contro ogni forma di estremismo e razzismo.

Commosso il saluto del sindaco Linari che, nel suo intervento, ha ricordato la figura di Tullia Zevi, voce dell’ebraismo italiano, scrittrice, giornalista e presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, scomparsa a Roma, sabato 22 gennaio all’età di 91 anni.

TV – Durante il pomeriggio il rabbino Shalom Hazan ha partecipato ad una trasmissione televisiva dal vivo e ad altre interviste televisive.

MONTESILVANO – Nella sala consiliare del Comune di Montesilvano, Ermando Parete, ex sottufficiale della Guardia di Finanza e ultimo superstite italiano del campo di sterminio nazista di Dachau ha raccontato la sua storia. Al suo fianco un ricco panel di relatori: Shalom Hazan (rabbino e direttore Centro Ebraico di Monteverde – Chabad Lubavitch, vicepresidente della Fondazione Parete Bratspis Shalom), Niccolò Rinaldi (eurodeputato e autore del libro “Piccola anatomia di un genocidio – Auschwitz e oltre”), Attilio Di Mattia (consigliere Provinciale di Pescara e vicepresidente della Fondazione Parete Bratspis Shalom). I lavori sono stati moderati dal giornalista Pietro Lambertini.

Foto: InAbruzzo

 

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Da Roma all’Abruzzo per Ricordare la Shoa

ABRUZZO – Il Rabbino Shalom Hazan, direttore del Centro ebraico di Monteverde – Chabad Lubavitch, ha partecipato a diverse manifestazioni nella regione dell’Abruzzo in occasione della Giornata della Memoria.

TORRE DE’ PASSERI – Nella palestra dell’Istituto Tecnico Commerciale oltre trecento studenti delle scuole secondarie hanno partecipato all’assegnazione dei premi per il concorso “I giovani ricordano la Shoa“. I tre vincitori parteciperanno gratuitamente al viaggio studio a Bologna e Roma presso il ghetto, la sinagoga, le fosse ardeatine e al Museo del Risorgimento.

Erano presenti il sindaco Antonello Linari, agli assessori comunali e a numerosi esponenti dell’amministrazione, Attilio Di Mattia, vicepresidente della Fondazione ebraica Parete Bratspis Shalom e Shalom Hazan rabbino e direttore Centro ebraico di Monteverde – Chabad Lubavitch, che nel suo appassionato e acuto intervento, ripercorrendo storia, cultura e religiosità del popolo ebraico, ha ricordato l’importanza del valore dell’altro e delle azioni quotidiane nella costruzione di un futuro di pace e di rispetto, contro ogni forma di estremismo e razzismo.

Commosso il saluto del sindaco Linari che, nel suo intervento, ha ricordato la figura di Tullia Zevi, voce dell’ebraismo italiano, scrittrice, giornalista e presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, scomparsa a Roma, sabato 22 gennaio all’età di 91 anni.

TV – Durante il pomeriggio il rabbino Shalom Hazan ha partecipato ad una trasmissione televisiva dal vivo e ad altre interviste televisive.

MONTESILVANO – Nella sala consiliare del Comune di Montesilvano, Ermando Parete, ex sottufficiale della Guardia di Finanza e ultimo superstite italiano del campo di sterminio nazista di Dachau ha raccontato la sua storia. Al suo fianco un ricco panel di relatori: Shalom Hazan (rabbino e direttore Centro Ebraico di Monteverde – Chabad Lubavitch, vicepresidente della Fondazione Parete Bratspis Shalom), Niccolò Rinaldi (eurodeputato e autore del libro “Piccola anatomia di un genocidio – Auschwitz e oltre”), Attilio Di Mattia (consigliere Provinciale di Pescara e vicepresidente della Fondazione Parete Bratspis Shalom). I lavori sono stati moderati dal giornalista Pietro Lambertini.

Foto: InAbruzzo

Idolatria Moderna

21 gennaio, 2011

Cari amici,

Questo Shabbàt si leggerà il racconto del dono della Torà e la pronuncia dei Dieci Comandamenti. Lo leggiamo però non come racconto dell’accaduto ma come documento vivo e rilevante.

Vi auguriamo quindi una buona ricezione della Torà!

Shabbat Shalom
Rav Shalom e Chani
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Idolatria Moderna

Per noi moderni l’antico mondo pagano spesso sembra primitivo, oscuro e del tutto privo di autentica intellettualità.

In realtà, i sacerdoti idolatri non erano degli sciocchi ma degli intellettuali che trascorrevano la vita ad approfondire la loro conoscenza delle sfere elevate dell’esistenza.

Uno dei sacerdoti di maggior spicco dell’epoca era Yitrò, suocero di Moshè. Di lui fu detto che non aveva trascurato alcun culto idolatra; li prestò tutti, dando prova di una mentalità aperta in maniera sorprendente.

L’abbandono dell’idolatria da parte sua, accompagnato dal viaggio nel deserto per prestare culto a D-o assieme al popolo ebraico, fu una scelta ben pensata, frutto di una decisione presa con la massima serietà.

La Kabalà insegna che esiste un elemento sottile di “idolatria” in ogni mitzvà compiuta con un motivo ulteriore alla mitzvà stessa.

L’idolatra vero e proprio serve un’entità estranea a quella di D-o e la mitzvà eseguita senza la giusta intenzione è un atto che ha come motivazione qualcosa che va oltre la volontà di D-o.

È chiaro che il paragone è molto delicato: anche una mitzvà fatta per le ragioni sbagliate o come frutto dell’abitudine è sempre una mitzvà, un’opera positiva; rimane tuttavia vero che il secondo fine che accompagna la mitzvà le conferisce un pizzico di “sapore” idolatra.

Ciò non significa che si dovrebbe evitare di fare mitzvòt nel caso in cui l’intenzione non sia completamente pura.

Siamo sempre tenuti ad osservarle – anche senza l’intenzione perfetta – poiché è comunque un primo passo verso l’esecuzione nella maniera ideale (Talmùd Pessachìm 50b).

Per riconoscere e servire D-o, Yitrò impiegò lo stesso intelletto che in precedenza aveva adoperato per studiare e servire altri dèi. Questo atto di teshuvà (ritorno, pentimento) trasformò anche il suo passato in positivo perché ora lo stesso intelletto con tutto ciò che era il suo passato, serviva il Sign-re.

Analogamente, quando si esegue una mitzvà con l’intenzione pura anche le mitzvòt precedenti vengono liberate di quel “sapore di idolatria” per pregnarsi completamente di santità.

Basato sulle opere del Rebbe di Lubavitch
adattato da rav Shalom Hazan

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19 gennaio, 2011

Dance 403 from JabMedia on Vimeo.

Il Canto delle Donne

14 gennaio, 2011

Cari amici,

Le varie festivita’ ebraiche sono indicate non solo per la data di ricorrenza ma anche per nome specifico come Pesach, Succot, e cosi’ via. Riguardo lo Shabbat invece troviamo solo alcuni Shabbat che hanno un nome che e’ quasi sempre legato comunque ad un’altra ricorrenza (Shabbat Hagadol indica lo Shabbat che precede Pesach, Shabbat Shuva lo Shabbat che precede Kippur, ecc.) Troviamo un solo Shabbat che ha un nome specifico legato alla Parasha’ della settimana ed e’ proprio quello odierno. “Shabbat Shira’” – lo Shabbat del Canto – e’ il nome di questo Shabbat.

La Parasha’ racconta la storia dell’edoso e dell’apertura dal Mar Rosso. Al termine di questo miracolo Moshe e gli ebrei espressero il loro ringraziamento attraverso un canto (la famosa Cantica del Mare, Esodo 15,1).

Perche’ proprio questo Shabbat si e’ meritato tale nome? (Non e’ l’unico canto nella Tora’ ne e’ l’unica Parasha’ nella quale si raccontano grandi miracoli).

Il Rebbe di Lubavitch זי”ע in un suo commento sulla Parasha’ fa notare che questa Shira’ – canto – al quale ci si riferisce potrebbe essere uno meno famoso ma non di meno rilievo. Alla conclusione del canto la Tora’ racconta subito che vi fu un altro canto, quello di Miriam, sorella di Moshe ed una dei leader del popolo, seguita nel canto delle donne (Esodo 15,20) che non si limitano a partecipare seguendo il canto dei uomini ma cogliendo l’iniziativa e impegnandosi a suonare strumenti musicali danno voce ad un ringraziamento tutto loro.

Uno dei motivi per questa partecipazione particolare e’ che la redenzione, secondo la tradizione midrashica, fu proprio per loro merito. Questo per un motivo molto pratico. Durante la schiavtu’ egizia gli uomini rinunciarono a fare figli. Che senso avrebbe, ragionarono, portare nuove generazione in una situazione perdente e pericolosa. Furono le donne a convincere gli uomini di avere fede e continuare. Furono loro a garantire che quando sarebbe arrivato il momento della redenzione ci fosse un popolo da redimere!

Vi auguriamo un sereno Shabbat Shira’,

 

Shabbat Shalom
Rav Shalom e Chani