Perché?
Nel 2° secolo AEV sono morti 24.000 studenti del maestro e leader ebraico Rabbì Akivà. Questo è avvenuto durante il periodo tra la festa di Pesach e quella di Shavu’òt, periodo che corrisponde al Conteggio dell’Omer. Si commemora la tragedia osservando una forma di lutto.
Alcune Regole
Durante questo periodo non si tengono matrimoni, non si ascolta musica dal vivo, non si fanno acquisti di abiti importanti, non ci si tagliano i capelli e la barba.
Il periodo dell’Omer dura 49 giorni, ma il periodo interessato dal lutto dura solamente 33 di questi quarantanove. Vi sono però delle differenze d’opinione rispetto a quando esattamente iniziano e terminano i trentatre giorni di lutto. Ognuno rispetta quindi l’usanza della propria comunità in riguardo.
Alcune comunità (tra i quali quelle Chabad) osservano il periodo di lutto da Pesach sino a tre giorni prima di Shavu’òt, per rispettare tutte le opinioni.
Lag Ba’Omer
Secondo tutte le usanze si festeggia il 33° giorno dell’Omer e vengono sospesi gli usi di lutto. (“Lag” è il numero 33 espresso in forma di lettere ebraiche). Secondo la tradizione questo giorno è l’anniversario della morte di Rabbì Shim’on bar Yochai, uno dei pochi studenti sopravissuti di Rabbì Akivà. Egli stesso chiese che si gioisse nel giorno che la sua anima sarebbe tornata alla propria Fonte.
Motivazioni?
Perché sono morti gli studenti di Rabbì Akivà? Il Talmud nel rispondere a questa domanda dice che “non portarono rispetto gli uni agli altri” (interessante che fu proprio Rabbì Akivà che disse “amare il prossimo come se stesso è una base fondamentale della Torà”…)
Alcuni storici sono dell’opinione che essendo Rabbì Akivà uno dei leader della rivolta contro Roma guidata dal militare Bar Kochva (conosciuto anche come Ben Kuziba) i suoi allievi parteciparono in maniera attiva ai combattimenti e rimasero uccisi.
© 2011 rav Shalom Hazan è proibito riprodurre senza permesso dell’autore
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Il Lutto dell’Omer
Perché?
Nel 2° secolo AEV sono morti 24.000 studenti del maestro e leader ebraico Rabbì Akivà. Questo è avvenuto durante il periodo tra la festa di Pesach e quella di Shavu’òt, periodo che corrisponde al Conteggio dell’Omer. Si commemora la tragedia osservando una forma di lutto.
Alcune Regole
Durante questo periodo non si tengono matrimoni, non si ascolta musica dal vivo, non si fanno acquisti di abiti importanti, non ci si tagliano i capelli e la barba.
Il periodo dell’Omer dura 49 giorni, ma il periodo interessato dal lutto dura solamente 33 di questi quarantanove. Vi sono però delle differenze d’opinione rispetto a quando esattamente iniziano e terminano i trentatre giorni di lutto. Ognuno rispetta quindi l’usanza della propria comunità in riguardo.
Alcune comunità (tra i quali quelle Chabad) osservano il periodo di lutto da Pesach sino a tre giorni prima di Shavu’òt, per rispettare tutte le opinioni.
Lag Ba’Omer
Secondo tutte le usanze si festeggia il 33° giorno dell’Omer e vengono sospesi gli usi di lutto. (“Lag” è il numero 33 espresso in forma di lettere ebraiche). Secondo la tradizione questo giorno è l’anniversario della morte di Rabbì Shim’on bar Yochai, uno dei pochi studenti sopravissuti di Rabbì Akivà. Egli stesso chiese che si gioisse nel giorno che la sua anima sarebbe tornata alla propria Fonte.
Motivazioni?
Perché sono morti gli studenti di Rabbì Akivà? Il Talmud nel rispondere a questa domanda dice che “non portarono rispetto gli uni agli altri” (interessante che fu proprio Rabbì Akivà che disse “amare il prossimo come se stesso è una base fondamentale della Torà”…)
Alcuni storici sono dell’opinione che essendo Rabbì Akivà uno dei leader della rivolta contro Roma guidata dal militare Bar Kochva (conosciuto anche come Ben Kuziba) i suoi allievi parteciparono in maniera attiva ai combattimenti e rimasero uccisi.
© 2011 rav Shalom Hazan è proibito riprodurre senza permesso dell’autore
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