Archive for settembre 2010

Simchàt Torà

28 settembre, 2010

Cari amici,

Il periodo festivo arriva al suo culmine, la festività di Sheminì ‘Azeret e Simchàt Torà. La conclusione della ciclo di lettura annuale della Torà e l’immediato inizio del nuovo ciclo sono momenti di grande emozione e di gioia.

Normalmente la conclusione o l’inizio di un ciclo di studio è segnalato da una conferenza o un incontro di studio durante il quale si approfondisce il significato del tema. Chiunque avesse l’opportunità di assistere alla festa di Simchat Torà troverà canti, balli e l’assenza di discorsi. Il motivo è semplice e ovvio quanto è profondo: La Torà per noi non è uno studio ma è la nostra vita. E’ la nostra storia ed è il nostro futuro. La vita si affronta con serietà ma in alcune occasioni si festeggia e si ringrazia il Creatore di avercela donata.

Se non venite a ballare con noi ai Colli Portuensi spero abbiate la possibilità di farlo altrove (tenendo conto che qualsiasi luogo è valido per esprimervi questa gioia!).

Hag Sameach,
Rav Shalom

Succòt in Piazza Farnese

28 settembre, 2010

Da domenica 26/9 a mercoledì 29/9 è presente una Succà in Piazza Farnese a Roma,
organizzata da Chabad Lubavitch
con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio
e del Comune di Roma.

La Succà nel luogo centrale e la presenza dei rabbini Chabad Lubavitch hanno fatto sì che centinaia di persone, di Roma e da molti altri paesi, abbiano avuto la possibilità di adempire alle mitzvòt della festa.


Rav Ronnie ed alcuni turisti con il Lulav


Gianni Letta e Rav Yitzhak Hazan all’inaugurazione

Ghideon Meir, Pier Ferdinando Casini, Renata Polverini

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Succà in Piazza Farnese

27 settembre, 2010

Da domenica 26/9 a mercoledì 29/9 è presente una Succà in Piazza Farnese a Roma,
organizzata da Chabad Lubavitch
con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio
e del Comune di Roma.

La Succà è aperta durante tutte le ore diurne per dare la possibilità di eseguire la mitzvà del Lulav e l’Etrog (le quattro specie)
e l’opportunità di stare sotto la Succà.

Vi auguriamo una buona festa di Succòt,
Chabad Lubavitch di Roma

-Comunicato Stampa-

Letta, Polverini, Casini all’inaugurazione della Succà in Piazza Farnese

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From Sunday 9/26 to Wednesday 9/29 a Sukah will be available in Piazza Farnese in central Rome.

The Sukah is organized by Chabad Lubavitch with the assistance of the office of the Prime Minister, the hon. Silvio Berlusoni, and the office of Rome’s Mayor, the hon. Giovanni Alemanno.

Please join us during daytime hours to perform the mitzvah of the Lulav and Etrog (“the four kinds“) and to spend some time under the Sukah.

Wishing you a happy Sukot,
Chabad of Rome

Orari Shabbat Roma

7 settembre, 2010
Orari dello Shabbàt a Roma

Giovedì 12 aprile – 20 Nissàn
Accensione candele : 19:29

Venerdì 13 aprile – 21 Nissàn

Accensione candele: 19:30

Shabbat 14 aprile – 22 Nissàn

Uscita  Shabbat e Pesach alle: 20:33

Clicca per visualizzare orari accensione nel mondo

Eruv Tavshilin

7 settembre, 2010

ERUV TAVSHILIN

Al fine di permetterci di cucinare di Mo’ed per Shabbat  (di regola è permesso cucinare di Mo’ed solo per il giorno stesso), dobbiamo fare alla vigilia del settimo giorno di Pesach, giovedì 12 aprile, l’eruv tavshilin:

Si prendono  due cibi cotti di almeno 30 g. ciascuno (di solito un pane ed un’altra pietanza come un uovo, pesce, ecc. –  di Pesach è consigliabile una matzà e un uovo sodo) e si recita la benedizione con la formula scritta nel Siddùr (riportata qui sotto). Questi cibi dovranno essere poi consumati di Shabbat.

Ognuno è tenuto a fare l’Eruv a casa propria prima dell’accensione delle candele il mercoledì sera.

Si alza l’Eruv (i due cibi) e si recita la berachà seguente:

BARUCH ATA ADONA-I ELO-HENU MELECH HAOLAM ASCER KIDESCIANU BEMITZVOTAV VETZIVANU AL MITZVAT ERUV.

Dopo aver recitato la berachà si pronuncia il brano in amaraico o la traduzione in italiano:

CON QUESTO CI E’ PERMESSO CUCINARE, ACCENDERE* E FARE TUTTO IL NECESSARIO PER LO SHABBAT.

*Si intende accendere un fuoco da un fuoco già acceso da prima della festa, visto che durante la festa non si può creare un fuoco nuovo.

Anniversario 9/11

3 settembre, 2010

Cari amici,

Nel dare il benvenuto a tutti al ritorno dalle vacanze, ricordo che la data ebraica di ieri, il 23 di Elul, è l’anniversario del giorno dell’attacco alle torri gemelle. Le immagini del fumo fittissimo visto dalle finestre del nostro apartamentino di Brooklyn sono tutt’ora chiare nella mia mente. La settimana precedente Chani ed io ci siamo sposati nella sua Pittsburgh. Quella mattina aspettavamo la consegna di un tavolo che non arrivava e i telefoni cellulari non funzionavano…

Il giorno dopo al tempio incontrai un amico che lavorava lì. “Sai, mi disse, mi sono salvato per le Selichòt”. Le Selichòt sono le preghiere penitenziali che si recitano nella tradizione ashkenazita durante la settimana che precede Rosh Hashanà (per i sefarditi invece per l’intero mese). L’aggiunta di queste preghiere fa sì che la tefillà concluda più tardi del solito ed il mio amico era arrivato tardi al lavoro quel giorno…

Ci domandiamo che senso hanno questi miracoli alla luce della tragedia? Non pretendo di essere all’altezza di poter rispondere ad una domanda di questo genere.

Forse possiamo trarre qualcosa dalla Parashà della settimana che ne unisce due, una intitolata “Nitzavìm” = fermi (tutto il popolo si mise fermo davanti a Moshè per formalizzare il patto con il Sign-re) e la seconda “Vayelech” = s’incamminò.

Il Rebbe di Lubavitch spesso ricordava l’evidente paradosso nell’unione tra questi due nomi per poi spiegare che il concetto è proprio questo.

A volte siamo fermi nel riflettere e a volte dobbiamo avanzare sulla nostra strada. Ci sono dei momenti nei quali si fanno tutte e due le cose contemporaneamente. E’ un cammino fermo, se vogliamo, un cammino potente che nel vedere tutto ciò che si ha intorno – sia il male che può accadere che i raggi di luce che alcuni chiamano miracoli – e trarre la forza per continuare crescendo.

Shabbàt Shalom!
Rav Shalom